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La virtualizzazione in Fedora 9 ha subito notevoli modifiche e presenta nuove caratteristiche che migliorano il supporto per le piattaforme Xen e KVM.
In precedenza, il kernel Xen era creato da un forward-porting di parti di Xen dal kernel 2.6.18 nel kernel attuale Fedora. Questo compito era arduo ed estremamente laborioso, e permetteva di produrre kernel Xen meno aggiornati rispetto ai kernel regolari. L'inclusione delle paravirt ops rende ora questo processo non più necessario: non appena saranno integrate nell'upstream, Xen non richiederà più un kernel dedicato.
I guest pienamente virtualizzati ora hanno 3 possibili metodi di installazione:
Avvio PXE dalla rete.
CDROM / immagine ISO locale.
Installazione di rete di una distribuzione servita via FTP/HTTP/NFS.
Quest'ultimo permette installazioni automatizzate attraverso l'uso di file kickstart; pertanto i metodi di installazione di guest Xen HVM e KVM sono ora parificati.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a: http://fedoraproject.org/wiki/Features/XenFullvirtKernelBoot.
In precedenza, in Fedora era stata introdotta la possibilità di gestire remotamente i domini guest esistenti, usando libvirt; ma non era possibile creare nuovi guest a causa del mancato supporto alla gestione dello storage. In Fedora 9, la nuova gestione dello storage consente di creare e cancellare volumi da un host remoto usando libvirt.
In precedenza, l'applicazione virt-manager
veniva eseguita come root per gestire un hypervisor locale, ed usava consolehelper
per autenticarsi da una sessione desktop. Eseguire applicazioni GTK come utente root non è mai buona norma. L'integrazione di PolicyKit ora permette di eseguire virt-manager
come utente normale.
In precedenza, Fedora ha introdotto il supporto per l'amministrazione remota sicura usando TLS/SSL, ed i certificati x509. Fedora 9 migliora le capacità di amministrazione remota aggiungendo il supporto per l'autenticazione mediante database di password, controller di dominio Kerberos, o sistemi di autenticazione basati su PAM. Questa caratteristica si applica a tutti gli strumenti che usano libvirt.
Fedora include anche i seguenti miglioramenti sulla virtualizzazione:
un nuovo strumento P2V, distribuito in formato Live CD, per convertire una installazione bare-metal in un guest virtuale
un nuovo strumento, xenner
, per eseguire i kernel Xen-paravirtualizzati su KVM
driver-paravirtualizzati di storage e di rete per guest KVM
pieno supporto per il monitoraggio delle statistiche di rete e blocco di QEMU e KVM in libvirt e virt-top, parificando questa funzionalità in precedenza disponibile solo per i guests Xen