Fedora Core crea ed usa varie partizioni sui dischi fissi disponibili. Si possono personalizzare tutte le partizioni, ed anche come i dischi del sistema vengono gestiti. La Sezione 10.1, «Informazioni di carattere generale sulle partizioni» spiega il partizionamento dei dischi con maggiore dettaglio.
Su sistemi muniti di più di un disco fisso, si può configurare Fedora Core per utilizzare vari dispositivi come degli array RAID Linux senza richiedere alcun hardware addizionale. Gli array RAID Linux di tipo software sono spiegati nella Sezione 10.2, «Disk Druid».
![]() | In caso di ripensamenti |
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Il processo di installazione non apporterà alcuna modifica al sistema fino a quando l'installazione dei pacchetti non sarà iniziata. Si può utilizzare Back per ritornare alle schermate precedenti e cambiare le scelte operate in ogni momento. |
La finestra sullo schermo elenca i dispositivi disponibili. Come impostazione predefinita, il processo di installazione può interessare tutti i dispositivi del computer. Per assicurarsi che specifici dispositivi non vengano ripartizionati, deselezionare la casella di spunta posta vicino ai all'elenco dei dispositivi in questione.
Il processo di installazione cancella tutte le partizioni Linux presenti nei dispositivi selezionati, e le sostituisce con il nuovo set di partizioni predefinito in Fedora Core. Tutti gli altri tipi di partizioni rimangono inalterati. Per esempio, le partizioni usate da Microsoft Windows, e le partizioni di ripristino create dai produttori di computer, resteranno intatte. Si può scegliere un'alternativa dal menù a cascata:
Bisogna evitare questa opzione, a meno che non si desideri cancellare tutti i sistemi operativi esistenti e tutti i dati dai dispositivi selezionati.
Se i dispositivi selezionati hanno delle partizioni Linux, questa opzione le rimuoverà ed installerà Fedora Core nello spazio libero così ottenuto. Questa opzione non modificherà le partizioni già assegnate ad altri sistemi operativi differenti da Linux. Comunque non si potrà discriminare tra partizioni assegnate a differenti distribuzioni Linux, che saranno tutte quante rimosse.
Se dispositivi selezionati hanno dello spazio libero che non è stato assegnato ad alcuna partizione, questa opzione passerà ad installare Fedora Core nello spazio libero. Questa opzione assicura che nessuna partizione esistente verrà modificata durante il processo di installazione.
Si può specificare manualmente il partizionamento di dispositivi selezionati. La schermata successiva abilita alla configurazione dei dispositivi e delle partizioni del computer. Se viene scelta questa opzione, Fedora Core non creerà alcuna partizione in maniera predefinita.
Selezionare Rivedere e modificare lo schema di partizionamento per personalizzare il set di partizioni che Fedora Core passerà a creare, per configurare il sistema per l'uso di dispositivi configurati come array RAID, o per modificare le opzioni di avvio del proprio computer. Scegliendo una delle opzioni alternative di partizionamento, questa opzione sarà scelta automaticamente.
Usare le opzioni Advanced storage options se:
Se si vuole installare Fedora Core in un dispositivo connesso tramite il protocollo iSCSI. Selezionare Advanced storage options, e poi Add iSCSI target, ed infine selezionare Add drive. Fornire un indirizzo IP statico e il nome dell'initiator iSCSI, e poi selezionare Add drive.
Se si vuole disabilitare un dispositivo dmraid che è stato riconosciuto all'avvio.
Scegliere un'opzione di partizionamento, e selezionare Avanti per procedere.
![]() | La schermata successiva |
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La schermata succesiva è Dispositivi di rete, spiegata Capitolo 12, Configurazione della rete, a meno che non sia stata selezionata un opzione per personalizzare lo schema di partizionamento. Se si è scelto Create custom layout, oppure Rivedere e modificare lo schema di partizionamento, procedere con la Sezione 10.1, «Informazioni di carattere generale sulle partizioni». |
Un sistema Fedora Core ha almeno tre partizioni:
Una partizione per dati montata su /boot
Una partizione per dati montata su /
Una partizione di swap
Molti sistemi hanno tante partizioni al posto del numero minimo prima elencato. Scegliere le partizioni basandosi sulle proprie particolari esigenze. Per esempio, si consideri di creare una partizione separata /home
nel sistema per archiviare i dati degli utenti, per le ragioni spiegate in Sezione 10.1.3, «Creare una partizione /home
».
Se non si è sicuri di quale sia il miglior modo di configurare il proprio computer, si dovrebbe accettare lo schema di partizionamento predefinito.
La RAM installata nel proprio computer fornisce una base di memoria per avviare il sistema. I sistemi Linux usano partizioni di swap per espandere la base di memoria, e ciò muovendo automaticamente porzioni di memoria tra la RAM e le partizioni di swap se è disponibile della RAM non sufficiente. Inoltre, alcune opzioni di gestione energetica immagazzinano tutto il contenuto della memoria nella partizione di swap disponibile, nel caso di sospensione del sistema. Se si specificano manualmente le partizioni sul sistema, bisogna creare una partizione di swap che ha più capacità di quella della RAM del computer.
Le partizioni di dati rendono disponibile l'archiviazione dei file. Ogni partizione per dati ha un mount point, per indicare la directory di sistema in cui risiede la partizione stessa. Una partizione con nessun punto di mount non è accessibile dagli utenti. I dati non archiviati in nessun'altra partizione specifica risiedono sulla partizione /
(o root).
Nella configurazione minima così mostrata:
Tutti i dati sotto la direcory /boot/
vengono archiviati nella partizione /boot
. Per esempio, il file /boot/grub/grub.conf
risiede nella partizione /boot
.
Ogni file al di fuori della partizione /boot
, come ad esempio /etc/passwd
, viene archiviato nella partizione /
.
Sottodirectory possono essere assegnate a partizioni. Qualche amministratore crea sia la partizione /usr
che la partizione /usr/local
. In questo caso, i file sotto /usr/local
, come ad esempio /usr/local/bin/foo
, sono sotto la partizione /usr/local
. Ogni altro file in /usr/
, come ad esempio /usr/bin/foo
, è nella partizione /usr
.
Se vengono create molte partizioni invece di un'unica grande partizione /
, l'aggiornamento del sistema diventa più facile. Fare riferimento alla descrizione di Disk Druid Edit option per ulteriori informazioni.
![]() | Lasciare la capacità in eccesso come non allocata |
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Assegnare ai dispositivi solo la capacità di immagazzinamento che si intende usare immediatamente. Si può allocare lo spazio libero quando si vuole, per prevenire eventuali necessità. |
Ad ogni partizione è associato un tipo, che indica il formato del file system della partizione stessa. Il file system mette in condizione Linux di organizzare, cercare, e riparare i file archiviati nella partiione. Usare il file system ext3
per partizioni contenenti dati che non fanno parte di LVM, a meno che non si abbiano particolari esigenze che richiedono altri tipi di file system.
Le partizioni LVM (Logical Volume Management) forniscono un certo numero di vantaggi rispetto alle altre partizioni standard. Le partizioni LVM sono formattate come volumi fisici. Uno o più tra tali volumi fisici sono combinati per formare un volume group. Ogni capacità di archiviazione di dati di uno specifico gruppo di volumi è a sua volta diviso in uno o più volumi logici. I volumi logici funzionano come più di semplici partizioni standard. Hanno un tipo di file system, come ad esempio ext3
, e un punto di montaggio.
![]() | La partizione /boot ed LVM |
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Solo un sistema Linux attivo può leggere o scrivere volumi LVM. Per questa ragione, la partizione |
Un amministratore può espandere o ridurre volumi logici senza distruggerne i dati, al contrario di quanto accade con le partizioni standard di dischi. Se i volumi fisici in un gruppo di volumi sono su dischi separati o in un array RAID, allora gli amministratori possono anche distribuire un volume logico sui dispositivi di archiviazione.
Si potrebbero perdere dei dati se si volesse restringere un volume logico in una capacità più piccola di quella richiesta dai dati presenti nel volume medesimo. Per assicurare la massima flessibilità, è meglio creare volumi logici capaci di soddisfare le attuali esigenze, e lasciare la capacità di immagazzinamento in eccesso non allocata. Si può espandere senza conseguenze la capacità dei volumi logici per utilizzare spazio non allocato, per come dettato poi dalle proprie esigenze.
![]() | LVM e lo schema di partizionamento predefinito |
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Come impostazione predefinita, il processo di installazione crea partizioni per dati e di swap dentro volumi LVM, con una partizione |
Se è atteso che uno o diversi utenti archivieranno i propri dati nel sistema, occorre creare una partizione separata per la directory /home
all'interno di un gruppo di volumi. Con una partizione /home
separata, si può aggiornare il sistema a versioni successive e reinstallare Fedora Core senza cancellare i file di dati degli utenti. LVM è in grado di fornire anche in un secondo momento la possibilità di aggiungere ulteriore capacità di archiviazione per i dati degli utenti.